Milano - Il nuovo volume degli "Amici della Scala"
Curato da Vittoria Crespi Morbio, studiosa dei rapporti tra arti figurative e teatro musicale.

“Riscoprire gli allestimenti scaligeri di Palanti fra il 1903 e il 1916, epoca della sua
sfavillante egemonia, è aprire il “nido di memorie” del mondo di ieri, ingenuo e
incantevole.
Toscanini regnava sulla Scala, arbitro tra le grandi dive: la Burzio, la Mazzoleni, la Storchio… Palanti acconciava i cantanti, Mata Hari, le aristocratiche e le dame della borghesia industriale. Grande temperamento, artefice di un mondo di belle donne, dimore signorili, vacanze a Milano Marittima (la città giardino che lui stesso inventò), feste e veglioni, balli mascherati e scintillanti serate a teatro, Palanti regalò al suo pubblico quadri, mobili, stoffe, costumi, ferri battuti, capi, manifesti pubblicitari, ville con torretta, persino un “lanciasiluri”. Lavorò per Puccini, Chaliapine, Grazia Deledda, Pio XI, imprenditori e professionisti. Ebbe grandi ammiratrici, specie tra le giovani modelle. Ma questo suo mondo, che pareva il migliore possibile, non sopravvivrà alla guerra.”
Gli Amici della Scala sono tornati con la loro annuale proposta delle monografie di artisti che hanno lavorato per il Teatro alla Scala.
Insieme con le monografie gli Amici della Scala hanno promosso anche il volume della collana «Sette Dicembre», che per tradizione viene presentato alle personalità ospiti del Teatro alla Scala in occasione della serata inaugurale della stagione lirica del 7 dicembre. Il titolo del volume è: "Giuseppe Palanti, Belle Époque in teatro: 1903-1916".
Come sempre, il volume è stato curato da Vittoria Crespi Morbio.

Titolo: GIUSEPPE PALANTI. Belle Époque in teatro 1903-1916
Collana: Sette Dicembre
Testi di: Vittoria Crespi Morbio
Editore: Amici della Scala-Umberto Allemandi & C.
Pubblicato in data 29/12/2012