Concerto per pianoforte e contralto:
Pianoforte Marcello Rossi Corradini
Contralto Sara Tommasini
coro “Concerti Spirituali”
Progetto
Le Associazioni culturali veronesi “Apertoarte” e “Dimostrazioni Armoniche”,
intendono sviluppare un progetto di valorizzazione del compositore veronese
Dionigio Canestrari, conosciuto e molto stimato anche all’estero nel Primo
Novecento, autore di numerosissime composizioni di musica per organo, armonio e
pianoforte, che gli dettero fama internazionale,ora conosciuto solo in ambiti ristretti-
“Apertoarte” nella persona della pronipote Fiorenza Canestrari con l’aiuto di alcuni
soci, si è occupata della ricerca storica e biografica.
Marcello Rossi Corradini di “Dimostrazioni Armoniche”ha con passione
approfondito lo studio e l’interpretazione delle musiche inedite e elegantemente
manoscritte del Maestro Canestrari.
Il progetto prevede una serie di concerti per portare il pubblico a conoscenza del
valore delle opere del compositore veronese ed arrivare alla fine alla produzione di
una pubblicazione discografica.
Per contatti: Fiorenza Canestrari - canesfio@yahoo.it
Dionigio Canestrari
un musicista veronese
(1865-1933)
Note biografiche
Dionigio Canestrari nacque a San Martino Buon Albergo (Verona) il 13 aprile 1865
da Alessandro Canestrari e Maddalena Nicolis, entrambi di famiglie importanti e
facoltose.
Fin da bambino mostrò grande interesse per la musica, studiò pianoforte e l’organo
sotto la guida dapprima del Maestro Capitanio, organista di Seriate (Bergamo) e poi
del noto Maestro Achille Saglia di Verona.
Nel luglio del 1897 conseguì la Licenza di pianoforte al Regio Liceo Musicale di
Pesaro. Presidente della Commissione esaminatrice fu il Maestro Pietro Mascagni.
L’anno seguente ottenne il Diploma di Magistero.
Si dedicò all’insegnamento del piano, dell’organo e alla composizione. Scrisse infatti
un “Trattato d’armonia” con numerosi esempi pratici.
Suonò nelle varie chiese della città e della diocesi, fermandosi a lungo a Soave, dove
fu titolare del grande, nuovo organo “Trice”, lo strumento che nel 1890 richiamò i più
famosi musicisti italiani a discutere dei canoni della musica sacra e del suo
rinnovamento. L’organo “Trice”che deve il nome al suo inventore inglese, trasferitosi
in Italia per motivi di salute, aveva un’impostazione musicale diversa dagli organi
classici italiani. Il Maestro Canestrari suonò anche gli organi “Trice” di Castelnuovo
del Garda, chiamato da Monsignor Piazzi e di San Giorgio in Braida a Verona.
Le sue composizioni gli diedero grande notorietà al punto che fu considerato uno dei
migliori compositori organisti europei, vincendo numerosi premi nazionali ed
internazionali. Tenne corrispondenza con insigni compositori europei tra cui
Alexandre Guilmant,organista francese molto famoso all’epoca, che aveva la cattedra
d’organo del Consevatorio di Parigi.
Dimostrò di essere uomo di grande spiritualità e di straordinaria sensibilità, legato ai
valori più importanti della vita.
Dionigio Canestrari si spense a Verona il 17 aprile 1933.
Le sue messe sono a tutt’oggi suonate e cantate in varie parti del mondo, grazie anche
alla diffusione da parte del nipote missionario comboniano, Padre Giorgio Canestrari.
Sono tuttora in fase di ricerca notizie riguardanti la sua vita e le sue opere.
Premi
Dionigio Canestrari fu vincitore di numerosi premi nazionali ed internazionali e
corrispose con insigni compositori come Alessandro Guilmant, organista francese
molto famoso all’epoca.
Vinse: il Primo Premio a Parigi, nel 1922, nel concorso promosso dalla Rivista
mensile di musica sacra e liturgica” Santa Cecilia”, primo tra 1202 musicisti
provenienti da tutto il mondo (17 nazioni). Il Presidente della Commissione
esaminatrice era Thèodore Dubois, notissimo organista francese, per anni Direttore
del Conservatorio di Parigi.
- Primo Premio a Nantes in Francia per una Messa a tre voci miste
- Primo Premio a Bergamo per una Messa ad una voce, per due cori
- Medaglia di bronzo a Palermo per una Composizione per pianoforte
- Primo Premio a Parigi nel Concorso bandito dalla “Revue des Maitrises”
Opere
Compose importanti pezzi per organo ed armonio e numerose messe solenni, suonate
ancor oggi in varie parti del mondo.
15 “Tantum ergo”, editi dalla Casa Editrice Capra di Torino
12 Pezzi solenni e 12 Suonatine, pubblicati dalla Casa Editrice Carrara di Bergamo.
Memorabile resta il suo “Miserere”, a quattro voci miste, del novembre 1921,
eseguito nella Cattedrale di Verona, nella Settimana Santa del 1922 e dedicato al
Maestro, Mosignor Giuseppe Maggio.
Musicò della Divina Commedia parti del Canto VIII° e XI° del Purgatorio e XXXIII°
del Paradiso. Dedicò un inno anche al Poeta Virgilio.
Se la musica sacra fu sempre il suo genere preferito, non disdegnò però la
composizione di brani meno impegnativi, ma non privi di eleganza e di “Pathos”.
Compose Valzer, Mazurke,Polke , Serenate e Romanze e molteplici furono i temi da
lui trattati: la patria, la famiglia, la natura, (vedi: l’Italiana, Tenerezze materne,
l’Orfanella, Inno al Lago di Garda, Inno a Castelnuovo, tanto per citarne alcuni).