INFO E PRENOTAZIONI
tel. (+39) 041 5200345 (lunedì-venerdì 9,00-18,00; sabato 9,00 – 14,00). Prenotazioni consigliate per i gruppi numerosi (Prenotazione individuale: € 1,00 a persona; per gruppi scolastici: € 5,00 ogni 25 unità)
ORARI: lunedì 8,15 – 14,00 (chiusura biglietteria ore 13,15); martedì-domenica 8,15 – 19,15 (chiusura biglietteria ore 18,30)
BIGLIETTI
Biglietto (unico per mostra Il Tiziano mai visto, Gallerie dell’Accademia e Palazzo Grimani: € 14,00
Ridotto: € 11,00 (cittadini UE di età compresa tra 18 e 25 anni, insegnanti)
Gratuito (cittadini UE minori di 18 anni e over 65, gruppi di studenti accompagnati dagli insegnanti, iscritti alle Facoltà di Lettere e di Conservazione dei Beni Culturali delle Università italiane o Laureandi con indirizzo storico artistico previa esibizione del libretto, giornalisti e soci ICOM)
Catalogo: Marsilio
Ben 12 anni di restauri accurati - da parte dell’Ermitage - si sono resi necessari per far riemergere i colori, la luce, i particolari, la forza rivoluzionaria dell’opera con cui Tiziano, nel 1507, “scopre” la Natura in pittura; ed è stato a fronte di un accordo internazionale tra il Museo Statale Ermitage, la Soprintendenza per il Patrimonio storico, artistico e etnoantropologico e per il Polo museale della città di Venezia e comuni della Gronda lagunare, la National Gallery di Londra e la Fondazione Ermitage Italia per consentire che quest’opera, imponente per dimensione (204 x 324) e sconcertante per la vitalità del paesaggio, potesse tornare – dopo quasi 250 anni – in Italia, nella sua Venezia, in un’esposizione all’insegna della bellezza e dell’unicità.
Esposta a Londra subito dopo il restauro, la ” Fuga in Egitto” – a ragione considerata il primo capolavoro di Tiziano – giungerà direttamente dall’Inghilterra alle Gallerie dell’Accademia: l’opera fulcro di una mostra preziosissima che avvicina al dipinto circa venti opere dei grandi maestri veneti che, tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, hanno contribuito a innovare lo sguardo sulla natura (Bellini, Giorgione, Sebastiano del Piombo, Lotto….), per poi rientrare all’Ermitage da dove, hanno già annunciato, sarà impossibile possa allontanarsi in futuro.
Il grande evento dell’Accademia è un’occasione irripetibile ed irrinunciabile per ammirare il grandioso paesaggio, eccezionale - se non unico - non solo nel panorama della pittura veneziana degli inizi del XVI secolo – realizzato nel formato del tradizionale telero – ma di tutta la pittura italiana del tempo e per cogliere, grazie alle suggestioni e ai confronti proposti nella mostra curata da Giuseppe Pavanello, l’elemento specifico e innovativo della visione paesistica di Tiziano, la sua natura “fremente” e vitale che diventa tutt’uno con la figura umana, grazie alla pittura: colore, luce, ombra, atmosfera.
Promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio storico, artistico e etnoantropologico e per il Polo museale della città di Venezia e i comuni della Gronda lagunare, dal Museo Statale Ermitage, dal Comune di Venezia e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, in collaborazione con la National Gallery di Londra e con la Fondazione Ermitage Italia, l’esposizione alle Gallerie dell’Accademia, prodotta da Venezia Accademia e Villaggio Globale International (catalogo Marsilio), entra dunque nel vivo del nuovo modo di intendere il paesaggio e il rapporto tra uomo e natura – una delle invenzioni più straordinarie di tutta la storia dell’arte veneta – non solo grazie al capolavoro tizianesco, che ha lasciato per la prima volta la Russia dal 1768, ma in forza anche delle sceltissime opere che nell’occasione gli verranno affiancate: dall’Allegoria sacra dagli Uffizi di Giovanni Bellini alla Tempesta e al Tramonto di Giorgione, rispettivamente delle Gallerie dell’Accademia di Venezia e della National Gallery di Londra; dal San Girolamo di Cima da Conegliano della Galleria Palatina, all’analogo soggetto raffigurato da Lorenzo Lotto e prestato da Castel Sant’Angelo; dalla Nascita e dalla Morte di Adone di Sebastiano del Piombo (Museo Civico Amedeo Lia, La Spezia) fino alla “Fuga in Egitto” del Dürer e ai “Trittici di San Liberata e degli Eremiti” , realizzati da Hieronimus Bosch.
In sequenza e a confronto maestri veneziani e maestri oltremontani, in un contrappunto da cui emergono le rispettive personalità, in modo da offrire al visitatore opportunità uniche e singolari di comprensione di un passaggio cruciale della pittura rinascimentale.
(a cura di Federica Tirapelle)