VENERDÌ 3 DICEMBRE 2021 16:48
 

Arte

Le dame dei Pollaiolo. Una bottega fiorentina del Rinascimento

Milano, Museo Poldi Pezzoli. 7 novembre 2014 - 16 febbraio 2015

(nella immagine, Ritratto di giovane donna, di Piero del Pollaiolo, Milano)

Dal 7 novembre 2014 al 16 febbraio 2015 il Museo Poldi Pezzoli presenta, con il sostegno di

Fondazione Bracco, una preziosa esposizione che ha l’obiettivo di riunire una selezione di opere di

grande qualità provenienti dalle botteghe di due dei più famosi artisti del XV secolo - Antonio e Piero del

Pollaiolo - e che vuole essere l’occasione per far conoscere al pubblico il grande talento e i molteplici

interessi che hanno animato l’attività dei fratelli.

Gli artisti

Antonio (Firenze 1431/1432 – Roma 1498) e Piero di Jacopo Benci (1441/1442 – ante 1496), detti del

Pollaiolo a causa dell’attività svolta dal padre, venditore di polli nel mercato vecchio di Firenze, furono

tra i maggiori protagonisti del Rinascimento fiorentino del XV secolo.

Antonio del Pollaiolo, il maggiore d’età, fu innanzitutto orafo, ma la sua versatilità tecnica e la sua

capacità nel disegno gli permisero di realizzare anche incisioni, oltre a dipinti e sculture. La sua è “la

storia del successo di un uomo che, nato in una famiglia umile, divenne uno dei maestri più celebri e

contesi del suo tempo”, racconta Aldo Galli, curatore dell’esposizione. Piero fu invece esclusivamente

pittore: realizzò numerosi dipinti per committenze pubbliche e private, forse avvalendosi dei disegni di

Antonio. Insieme a loro collaborava un terzo fratello, Silvestro, scomparso prematuramente.

 

Le opere

 

La mostra Le dame dei Pollaiolo. Una bottega fiorentina del Rinascimento, che intende ripercorrere la

storia della fortuna artistica dei fratelli fiorentini, ha avuto come naturale punto di partenza il simbolo del

Museo Poldi Pezzoli: il Ritratto di giovane donna di Piero del Pollaiolo, eletto ad effige della casa museo

dai milanesi stessi e considerato uno dei maggiori capolavori della ritrattistica della seconda metà del

‘400. Accanto alla dama cittadina vengono riuniti per la prima volta nella loro storia gli altri tre ritratti

attribuiti nel tempo ai fratelli Pollaiolo, grazie a importanti prestiti da istituzioni nazionali e

internazionali: la Gemäldegalerie di Berlino, il Metropolitan Museum of Art di New York e la

Galleria degli Uffizi di Firenze.

“Questi quattro splendidi ritratti femminili interpretano in modo straordinario lo spirito del

Rinascimento, culla del genio e del saper fare italiano”, afferma Diana Bracco, Presidente della

Fondazione Bracco. “Le dame dei Pollaiolo ci sono sembrate pertanto delle perfette ambasciatrici di

quello spirito che faremo rivivere nel Padiglione Italia dell’Expo 2015, e in particolare negli spazi

dedicati a Women & Expo. Fondazione Bracco è felice di sostenere questo grande progetto

internazionale del Museo Poldi Pezzoli che lega arte, scienza e attenzione alle donne, tre temi che sono il

fil-rouge della nostra attività filantropica”.

I dipinti delle quattro dame, probabilmente appartenenti al genere del “ritratto nuziale”, sono un mezzo

per conoscere la società di fine Medioevo e sono segno tangibile della bravura dell’artista: la sua abilità si

misura, infatti, anche nella capacità di saper restituire la bellezza e la preziosità degli oggetti raffigurati.

Questi ultimi non erano mai di pura invenzione, ma venivano appositamente realizzati da artigiani e poi

riprodotti nei dipinti. I ritratti delle quattro dame raffigurano quindi un campionario delle capacità

tecniche e del gusto raffinato custodito nelle botteghe del Rinascimento, non da ultime quelle dei fratelli

Pollaiolo.

Oltre ai ritratti delle quattro dame, vengono esposti anche splendidi dipinti di medio e piccolo formato

capaci di evidenziare le differenze tra la cultura pittorica di Antonio, caratterizzata da un disegno vigoroso

e carico di energia, e quella di Piero, più preziosa e materica, attenta alla sfumature e alle trasparenze.A testimonianza dell’ampiezza e della complessità degli interessi e del talento di Antonio, l’esposizione

raccoglie inoltre molteplici capolavori provenienti dalla sua bottega e risultato di diversi campi di

applicazione: disegni, sculture in bronzo e terracotta e altre opere preziose, come scudi da parata e

crocifissi in argento e in sughero.

“L’eccezionale risultato di questa esposizione” dichiara il direttore Annalisa Zanni “è stato ottenuto

prima di tutto grazie all’importanza e alla serietà del progetto scientifico e della nostra istituzione,

che da decenni collabora attivamente con i curatori dei più prestigiosi musei nazionali e

internazionali”. I prestiti provengono, infatti, dal Museo del Louvre di Parigi, dalla National Gallery

di Londra, dal Museo Nazionale del Bargello, dal Museo Stefano Bardini e dal Museo dell’Opera di

Santa Maria del Fiore di Firenze.

 

Le indagini scientifiche

 

Numerose sono le indagini e lunghi gli studi che hanno portato alla realizzazione di questa mostra. Sulle

opere di Antonio e Piero del Pollaiolo è stata eseguita una campagna completa e approfondita di

analisi tecniche non distruttive, coordinata e diretta dall’Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di

Restauro di Firenze, in collaborazione con i laboratori di analisi dei musei proprietari delle opere estere

richieste in prestito. I risultati consentiranno di acquisire una notevole quantità di dati riguardo i materiali

e la tecnica esecutiva utilizzati nelle botteghe artistiche fiorentine del Quattrocento, e saranno presentati

in occasione del Simposio Internazionale che si terrà martedì 13 gennaio 2015 nel Museo, dedicato ad

approfondire alcuni “case histories” intorno ai fratelli Pollaiolo nelle varie arti e nei diversi periodi della

loro attività.

 

Gli autori

 

L’esposizione è a cura di Aldo Galli, professore di storia dell’arte moderna all’Università degli Studi di

Trento, Andrea di Lorenzo e Annalisa Zanni, rispettivamente conservatore e Direttore del Museo Poldi

Pezzoli, affiancati da un prestigioso comitato scientifico nazionale e internazionale.

L’allestimento è curato da Luca Rolla e Alberto Bertini, con l’illuminazione dello studio Ferrara

Palladino e Associati. L’incisiva e brillante grafica dei manifesti e dei materiali promozionali è a cura di

Salvatore Gregorietti e Associati.

 

Le attività collaterali

 

A corollario della mostra sono previste molteplici iniziative (conferenze, spettacoli teatrali, concerti,

shooting fotografici) organizzate anche in collaborazione con il Comune di Milano e con alcune tra le

principali istituzioni culturali del territorio milanese. Tra le diverse attività in programma sono previsti

dibattiti e conferenze organizzati insieme a Fondazione Bracco, all’Università degli Studi di Milano, a

Fondazione Corriere della Sera, a Quartieri Tranquilli e a Book City, spettacoli in collaborazione con

il Piccolo Teatro di Milano, il Teatro Franco Parenti e lo Spazio Teatro NO’HMA Teresa

Pomodoro, itinerari speciali condivisi con i Musei della città (come Gallerie d’Italia - Piazza Scala,

Museo Diocesano e i Musei Civici) e concerti dedicati in collaborazione con la Fondazione Orchestra

sinfonica e Coro sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, con Serate Musicali e con la Società del

Quartetto di Milano.

 

Il Comitato d’onore e i personaggi coinvolti

 

Accanto a queste istituzioni, numerose persone da sempre vicine al Poldi Pezzoli hanno dato la loro

disponibilità a promuovere l’esposizione con la loro professionalità e le loro competenze. Per questo è

nato il Comitato d’onore della mostra, composto da: Diana Bracco (Presidente), Eva Cantarella, Lella

Costa, Amalia Ercoli-Finzi, Livia Pomodoro, Cinzia Sasso, Gemma Sena Chiesa, Andrée Ruth

Shammah, Lina Sotis, Franca Sozzani e Silvia Vegetti Finzi.

Saranno inoltre coinvolti personalità della cultura e personaggi quali Marco Carminati, Philippe

Daverio, Massimiliano Finazzer-Flory e Stefano Zuffi.

 

I sostenitori

 

La mostra è realizzata grazie al sostegno di Fondazione Bracco (Main Partner), Fondazione Cariplo e

Regione Lombardia, in collaborazione con il Comune di Milano, l’Associazione Amici del Museo

Poldi Pezzoli e Skira, che ha prodotto il ricco catalogo dell’esposizione.

L’esposizione ha ottenuto la sponsorizzazione tecnica di ATM S.p.A., Ciaccio Broker, Igp Decaux,

Ferrovienord e Andreola Hotel ed è accompagnata dalla Media Partnership di Fondazione Corriere

della Sera, accanto a IoDonna, Sette e Style. I trasporti sono curati da Arteria.

I servizi per i visitatori

I visitatori possono usufruire di audioguide dedicate alla mostra, oltre ai trailer e al video didattico

dell’esposizione (in italiano e in inglese) realizzati a cura di TVN Media Group. Grazie a Fondazione

Cologni dei Mestieri d’Arte, durante tutto il periodo della mostra vengono organizzati percorsi speciali,

laboratori e visite per adulti e ragazzi a cura de I Ludosofici.

 

I patrocini

 

Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha concesso l’applicazione della

Garanzia di Stato alle opere su tutto il territorio nazionale, affiancando inoltre il suo patrocinio a quello

di Regione Lombardia, del Comune di Milano – Cultura, di Camera di Commercio di Milano, del

Padiglione Italia – Expo Milano 2015 e dei Consolati di Stati Uniti d’America e Germania. La

mostra è inserita nel programma di Expo in Città.


 

LE DAME DEI POLLAIOLO

Una bottega fiorentina del Rinascimento

7 novembre 2014 – 16 febbraio 2015

Museo Poldi Pezzoli

Via Manzoni 12 | 20121 Milano

Tel. 02 794889 | 02 796334

Apertura: da mercoledì a lunedì, dalle 10.00 alle 18.00 - Chiuso il martedì

Ingresso: 10 € | 7 € ridotto | bambini fino ai 10 anni gratuito

www.museopoldipezzoli.it

Pubblicato in data 10/11/2014