VENERDÌ 3 DICEMBRE 2021 16:48
 

Arte

Immagini - Note autori (7)

Immagini - Note autori (Gianfranco Pozzer)

Gianfranco Pozzer

 

“Fotografare i bambini, l'innocenza che scaturisce dalla loro connaturata immediatezza espressiva, è un tema – come ben sappiamo - difficile da affrontare in Europa. La sequenza di immagini “Loro… che sanno sorridere” (2010), s’inserisce in un mio progetto espositivo itinerante per diffondere una più vasta conoscenza circa l'ambito infantile di popolazioni extraeuropee (oasi berbere al confine tra Egitto e Libia; Turchia e Uzbekistan. Ricerca etnografica che si rivela preziosa, non soltanto per la raccolta visiva di usi e costumi dei più lontani angoli di mondo, ma per il collocarsi  tra le fasi cardine della mia passione per la fotografia”.

 

Loro…che sanno sorridere

 

Bambini e l'innocenza racchiusa in uno sguardo, in un sorriso .. .Fotografia, linfa artistica di uno stralcio di vita che suscita emozione e sentimento...Mi viene in mente il pensiero di Eisenstein su come l'inquadratura frontale, il 'primo piano ' non identifichi soltanto una tipologia di immagine fra le altre, ma doni una lettura 'affettiva' all'intrinseca storia del racconto. Il volto è un libro aperto, esprime il proprio mondo interiore...fissando un punto all'orizzonte, l'obiettivo, fonte di stupore e ammirazione. L'espressione genera in un minimo numero di movimenti, percettivi o volontari riflessione...Come avviene per la mimica, il tattile genuflettersi, il fagocitare e il rilasciare sensazioni arrecato da uno stato d'animo...Questi volti infantili, del resto, sono liberi spazi d'indagine...Linee pure di piccoli archi immaginari, dalla fronte alle labbra, pronti a far scoccare il dardo...Bimbi, matura espressività rispettosa, con il pulsante desiderio di appartenere ed appartenersi. Non esistono capricci ma continui fermenti, inseparabili dalle piccole sollecitazioni, o impulsi che compongono un'intensa sequenza percettiva...Che interroga sul mondo, senza animosità, né malizia...Interrogandosi, a sua volta, sulla propria collocazione in quel mondo 'al di là dell'orizzonte'...

 

Architetture Palladiane

 

 

Vicenza, la città di Pozzer, è l’ideale location di più recenti realtà progettuali. La prima, dedicata alle Architetture Palladiane: “espressione artistica ‘astratta’ mutuata in giochi particolari, tra luce e sfuocato, che aprono all’immaginifico. L’emozione pulsante di un momento, colta dall’obiettivo”. Immagini liriche, in una profondità di campo portata all’estremo, a quel punto dell’orizzonte dove gli edifici ‘sostano’ in solenne bellezza abbracciando la Natura, volutamente protagonista del primo piano…Esplosione rigogliosa in b/n o a nota cromatica dominante o una panoramica silente affidata al viraggio grigio e alla intermittente emanazione della neve o, ancora, dissolvenza filtrata nelle increspature di uno specchio d’acqua….L’eco silenziosa accarezza la visione poetica di Monet, Manet, Pissarro, perfino Van Gogh, suggerendo la necessità di un’amorosa preservazione da parte dell’Uomo. Il Pozzer architetto fa proprio quel respiro creativo, libera interpretazione della Weltanschauung, nell’assunto della spazialità (Brunelleschi e, a seguire, Bernini e Borromini, per giungere a Pier Luigi Nervi). E, sempre, Vicenza (nell’ambito dell’inaugurazione dell’avvenuto restauro della Basilica Palladiana e della Mostra RAFFAELLO verso PICASSO - storie di sguardi, volti e figure”, curata da Marco Goldin) continua ad offrire a Pozzer uno scenario d’eccezione nella parallela collettiva d’arte Ritratti nella città. Con Relazioni, l’artista immortala un dolcissimo ritratto di toccante intimità, ormai così rara. Seduto sul gradone sotto la volta porticata della piazza, un giovane di colore, abbigliato come un’ icona ‘rapper’, tiene sulle ginocchia la sua bambina – per contro, in romantico abitino a roselline -  che gli accarezza il volto…L’amore non ha confini, sposa l’integrazione entrando a far parte del profilo urbano…La serena accettazione di sé (e degli altri) si rivela in quello sguardo tenero ed attento e in quel lieve battito d’ali verso il bene più prezioso: la comprensione che nasce dall’ascolto e allontana l’indifferenza…

 

Caterina Berardi

Pubblicato in data 29/12/2012