Gianni Pedullà è un artista complesso, che dissimula la propria complessità mediante l'uso di un tratto delicato e di paesaggi fantastici ripresi dall'immaginario della poesia e della fiaba.
Dietro a questa fuga verso la dimensione onirica traspare, a ben guardare, l'attenta analisi che l'artista svolge sul mondo reale.
L'apparente semplicità della proposta artistica di Pedullà, che ad un primo superficiale approccio potrebbe essere ricondotta all'interno di correnti artistiche naif intrise di infantilismo, nasconde in realtà un'approfondita riflessione dell'artista sulle tecniche, sui segni e sui significati da riprodurre nelle proprie opere.
Si nota, nella progressiva produzione artistica di Pedullà, una perenne mutevolezza di segni e un continuo progredire tecnico che si muovono attorno a temi continutistici fissi e predefiniti. 
La ricerca di individuare sempre nuove strade creative appare evidente in Pedullà addirittura nello stesso svolgimento dell'opera sulla quale in quel momento sta lavorando poichè spesso è possibile scorgere nei quadri e nelle sculture dell'artista tentativi, variazioni, aperture, fughe non portate a definizione e compimento.
Per questo motivo chi osserva un quadro o una scultura di Pedullà, vive la sua proposta artistica con un particolare stato emotivo di sorpresa e al tempo stesso di sottile disagio.
Lo spettatore, nel momento in cui ritiene di aver compreso l'opera dell'artista, viene sorpreso da un senso di leggera inquietudine, determinato dalla percezione di elementi stilistici diversi ed ulteriori, rispetto al tema principale osservato, che offrono nuove possibili spiegazioni alle soluzioni artistiche adottate dall'autore e che rimettono in discussione la precedente valutazione.
E' come se Pedullà non volesse fermarsi mai per non consentire agli altri di comprenderlo sino in fondo.
Questa continua ricerca fa trasparire l'idea di un artista che mantiene il proprio mondo interiore in perenne movimento fra l'elaborazione fantastica della dimensione artistica e il sistema dei segni della dimensione reale.
L'atteggiamento e la relazione che Pedullà dimostra di avere rispetto alla propria creativita', all'arte in genere e agli altri artisti, è paragonabile al movimento di un pianeta (inteso come mondo a sè stante che procede nella propria direzione ma che influenza e si fa influenzare dagli altri pianeti).
L'opera artistica di Pedullà assomiglia cioè alla rotazione del mondo sul proprio asse (come artista che in moto autoreferenziale richiama la propria opera precedente per superarla), alla rivoluzione del pianeta attorno al sole (come artista attento alle influenze provenienti dallo stato generale dell'arte in un determinato periodo storico), alla processione della Terra rispetto agli altri pianeti (come autore che non è indifferente all'opera degli altri artisti con i quali si confronta).
Pedullà è un artista dai codici espressivi pluridimensionali e multisettoriali che rifiuta un utilizzo separato e distinto delle tecniche specifiche della pittura e della scultura a favore di una palese e mutevole contaminazione degli stili espressivi e delle tecniche vigenti nei diversi settori artistici considerati.
Queste sue incessanti attività di interpolazione e contaminazione tecnica, di movimento stilistico, trovano esplicitazione nell'uso del segno circolare, dei temi della sfera sdoppiata e del rapporto gemellare, nonchè dello sviluppo concentrico o spiraliforme dell'oggetto rappresentato.
Caratteristiche comuni a molte delle sue opere ed elementi stessi della sua arte tridimensionale.
Come non ricordare i quadri del ciclo "qualcuno ti guarda dall'alto" nelle quali l'autore gioca su differenti piani prospettici? Come non vedere nei gemelli e nei dittici questa ricerca di sdoppiamento interiore?
Il rapporto con la tridimensionalità, con i livelli di conoscenza, con la stratificazione della realtà appare evidente analizzando la proposta artistica di Pedullà nel suo complesso.
Quando dipinge, questo artista non si limita alla bidimensionalità, bensì opera mediante processi che aggiungono, stratificano, o tolgono spessore alle sue opere.
Dipinge creando a rilievo o inserendo intagli di materiali vari.
Scolpisce usando stracci, colla e materiali vari che poi manipola, dipinge e colora.
Il tutto in un continuo processo di addizione e sottrazione potenzialmente circolare.
Emerge nell'opera di questo artista una nuova visione creativa, un unicum originale, una personalità specifica: una "Pedullàrt" !
Luigi Dati