Immagini - Note autori (4)
Immagini - Note autori (Riccardo Freggia)
Riccardo Freggia
La fotografia si trasforma in media di comunicazione…Riccardo Freggia, Londoner photographer per istinto e vocazione, sta varando da vero ‘talent scout’ il progetto di una piattaforma relazionale tra artisti di varie nazionalità – promuovendo un forte ritorno della performance - in quella che viene da decenni considerata la Capitale dell’Arte. Londra, che denota un sempre più crescente interesse per il mondo Sud Est asiatico e che, dopo i ‘Fab Sixties’ si ritrova, nonostante la crisi (o proprio in virtù di essa), ad essere socially oriented…Cibandosi di cultura, respirando ansiosa il vento dell’innovazione tecnologica che resta l’input per nuove forme di ricerca, trampolino dei nuovi trend…Centinaia gli spazi espositivi, oltrepassando le gallerie ‘storiche’ nel West Side per le più vivaci, alternative sedi multispace del settore East - in quella vecchia Londra lontana dagli stereotipi del formalismo, dalla veste patinata del luogo comune – in quegli angoli riposti e poi rivelati soprattutto attorno a White Chapel e sulla Brick Lane. Un buon auspicio, poiché, in questi angoli brulicanti di vita, visse il grande scrittore Israel Zangwill che coniò un’ espressione evergreen: ‘melting pot’…
“La multietnica Londra continua ad essere l'epicentro del mio interesse per la fotografia. Sono stato forse il primo professionista italiano ad essere ammesso a ritrarre le fasi di eventi dedicati a donne musulmane...Tra questi, l'iter preparatorio di un matrimonio Indiano.
Le immagini scelte per questo percorso espositivo costituiscono un dossier documentario di grande importanza, inteso a sottolineare il significato di una tradizione millenaria giunta ai nostri giorni.
La storia di una sposa Indiana, il centro dell'universo, per sette lunghi giorni... Stupisce e commuove l'occidentale frettolosità, la poesia 'lirica' che informa l'arte di Riccardo Freggia... L'eco di un soffio d'eternità, pura creazione nel profondo senso morale di una cultura ormai così radicata nel nostro febbrile contesto... Lo sguardo entra in immediata sintonia con quel mondo rutilante di canti, fiori, preziosità cromatiche (Mendhi Night)...Il campo focale è sempre la giovane donna: sguardo radioso, elegante incedere, è attorniata dai famigliari, dalle amiche testimoni che ne operano la vestizione e il rito dell'henné, - arabeschi e sacri simboli, ammaliante guaina pittorica - in vista del complesso rituale, introdotto da un ventaglio di eventi celebrativi. Altresì, foto d'ambientazione: è la gens, l'intera comunità (quale sottintesa presenza) a godere della presentazione della novia al villaggio....La sacralità che alberga nella casa indica gli addobbi, ammira l' offerta di cibo e bevande sui bassi e lunghi tavoli vestiti a festa, gode dell'effetto di una sapiente illuminazione, aprendo, infine, al ricevimento dei doni nuziali... Eccola, la donna Domina, iconica bellezza senza tempo ma ricettiva ad ogni éscamotage estetico, questa splendida dea vivente avvolta in lunghi sari setosi dai preziosi intarsi...Posa statuaria ma profondamente consapevole del proprio innato fascino, concede a movenze aggraziate il battito di veli - lunghe ali di uccelli esotici, dai colori sfavillanti, gli stessi da millenni – sceglie i vistosi gioielli, il maquillage teatrale... Del resto, tutto ciò che verrà, sono nugae...
Caterina Berardi
Pubblicato in data 28/12/2012