VENERDÌ 3 DICEMBRE 2021 16:43
 

Cinema

Tre registi italiani in concorso, e un altro italiano nella sezione "Un certain Regard"

Garrone, Moretti, Sorrentino (Sélection officielle) e Roberto Minervini (un certain regard)

Cannes 68^ (13–24 maggio 2015)

Non succedeva da almeno vent’anni che ci fosse una presenza così massiccia del cinema italiano al Concorso di Cannes. Così Garrone, Moretti e Sorrentino hanno preparato una dichiarazione comune: “Siamo felici e orgogliosi di rappresentare l’Italia in concorso al prossimo Festival di Cannes. Siamo consapevoli che è una grande occasione per noi e per tutto il cinema italiano. I nostri film, ognuno a suo modo, cercano di avere uno sguardo personale sulla realtà e sul cinema; ci auguriamo che la nostra presenza a Cannes possa essere uno stimolo per tanti altri registi italiani che cercano strade meno ovvie e convenzionali”. A ciò si aggiunga il film di Roberto Minervini (The Other Side, distribuzione Lucky Red) in concorso a Un certain regard.  Del resto i rumors erano già nell’aria: Sorrentino, premio Oscar, per presentare La giovinezza (Youth, distribuzione Medusa), ricco di star; Moretti, già Palma d’oro a Cannes, con Mia madre (01 Distribution); Matteo Garrone, vincitore di due Grand Prix, con Il racconto dei racconti (Tale of Tales, distribuzione 01 Distribution), kolossal e divistico.   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(nella foto, la Giuria della Selezione ufficiale: Joel & Ethan Coen – Présidents; Rossy de Palma; Sophie Marceau; Sienna Miller; Rokia Traoré; Guillermo del Toro; Xavier Dolan; Jake Gyllenhaal.)


Nel concorso, tra gli altri, quattro francesi come Jacques Audiard con Dheepan, Stephane Brizet La loi du marché, Maiwenn Le Besco con Mon Roi e Valerie Donzelli con Marguerite et Julien) e il film fuori concorso La Tete haute di Emmanuelle Bercot.  Per gli  States, molto attesi, Todd Haynes con Carol (con Cate Blanchett e Rooney Mara) e Gus Van Sant  con The Sea of Trees (nome di una foresta giapponese, con Matthew McConaughey, Ken Watanabe e Naomi Watts).

Dall’Oriente i maestri sono il taiwanese Hou Hsiao-hsien (The Assassin, film di arti marziali), il cinese Jia Zhangke (May Depart) e il giapponese Hirokazu Kore-eda (Our Little Sister). Dall’Australia la rivisitazione del Macbeth ad opera di Justin Kurzel con Michael Fassbender e Marion Cotillard, dalla Grecia ma in lingua inglese The Lobster di Yorgos Lanthimos con le star Colin Farrell, Léa Seydoux e Rachel Weisz, ed infine dall’Ungheria Son of Saul di László Nemes (già assistente di Bela Tarr) e dalla Norvegia Louder than Bombs, in lingua inglese con Isabelle Huppert, Jesse Eisenberg, Gabriel Byrne, del giovane Joachim Trier. Ancora dal Canada, Sicario di Denis Villeneuve, con Emily Blunt, Josh Brolin e Benicio Del Toro.

Ricchissima anche la composizione fuori concorso: troviamo Woody Allen con il suo nuovo film, Irrational Man con Joaquin Phoenix ed Emma Stone, l’animazione della Pixar con Inside-out di Pete Docter e l’animazione americana nell’atteso Il piccolo principe di Mark Osborne, l’esordio alla regia di Natalie Portman, A Tale of Love and Darkness, l’atteso Mad Max – Fury Road di George Miller con Tom Hardy, il ritorno di maestri come Elia Suleiman e Barbet Schroeder e un documentario sulla vita di Amy Winehouse. E questi sono solo alcuni dei circa 60 titoli dei film principali in programma fra i 1854 visionati. Insomma Cannes è sempre il “Festival più grande del mondo” come afferma il suo direttore Thierry Frémaux.


Pubblicato in data 09/05/2015