Due mondi diversi ma un linguaggio comune: la musica.
Andrea Battistoni dirige a Verona “Il Barbiere” e a Macerata “Rigoletto”.
(foto Fainello)
Certamente non sono solo questi i due luoghi che caratterizzano d’estate l’opera nel nostro Paese: ci sono anche le “Terme di Caracalla” a Roma (da settant’anni), il “Teatro Antico” di Taormina Arte che quest’anno dedica i suoi appuntamenti al tema del “coraggio”, il Festival Pucciniano di Torre del Lago che tocca il 57° anno, tanto per citare i più rappresentativi.
Peraltro, un discorso a parte, a nostro parere, meritano Verona e Macerata.
Il Festival dell’Arena è giunto alla sua 89° edizione, fra due anni il centenario (1913-2013), ci auguriamo sia salutato con un’attenzione alla qualità artistica che ha fatto, e continua a fare, grande, anzi grandissima Verona come città della musica. La stagione in corso presenta 6 titoli, dal 17 giugno al 3 settembre, per un susseguirsi di 49 serate. Vanta due nuove produzioni come “La Traviata” di Giuseppe Verdi per la regia di Hugo de Ana e la direzione di Carlo Rizzi, e “Roméo et Juliette” di Charles Gounod, regista Francesco Micheli e direttore Fabio Mastrangelo.
Nel cuore del festival gli allestimenti storici delle opere verdiane,” Aida” diretta da Daniel Oren e “Nabucco” sotto la direzione di Julian Kovatchev, entrambe per la regia di Gianfranco de Bosio
Poi le riprese de “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini per la regia di Hugo de Ana e la direzione di Andrea Battistoni, e de “La Bohème” di Giacomo Puccini, regista Arnaud Bernard e direttore John Neschling.
Una connotazione importante quest’anno per Verona è affidata alla proposta di numerosi debutti di interpreti internazionali.
Tre direttori d’orchestra, un regista, uno scenografo, una costumista, un coreografo e quarantuno cantanti si esibiscono per la prima volta sul palcoscenico all’aperto più grande del mondo.

Dal Nord al Centro: c’è Macerata, un altro mondo, altri ideali, altri punti di vista, ma il medesimo obiettivo: fare musica. Un altro casuale trait d’union è rappresentato dal fatto che il giovane direttore d’orchestra veronese Andrea Battistoni dirigerà a Macerata “Rigoletto”.
Quest’anno è alla 47^ Stagione Lirica e la dedica a “libertà e destino”. Propone dal 22 luglio all’11 agosto
16 appuntamenti tra opera, danza, recital, musica e incontri per 15 serate.
Lo Sferisterio Opera Festival si svolge nella suggestiva cornice dello Sferisterio e del Teatro Lauro Rossi, con opere, recital e appuntamenti inseriti nel cartellone della 47esima Stagione Lirica di tradizione della città d’arte marchigiana, sotto la direzione artistica del Maestro Pier Luigi Pizzi che ha trasformato la storica
rassegna estiva in un festival, giunto quest’anno alla sua sesta edizione.
Lo Sferisterio Opera Festival 2011 si apre il 22 luglio alle ore 18 all’Auditorium di San Paolo,
con una conferenza inaugurale di Massimo Cacciari.
Segue sempre il 22 luglio alle ore 21.00 (repliche 26, 29 luglio 5 agosto) allo Sferisterio la prima di
Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi, direttore Paolo Carignani, regia, scene e costumi di Pier
Luigi Pizzi, con Stefano Secco (Riccardo), Marco Di Felice (Renato), Teresa Romano (Amelia),
Elisabetta Fiorillo (Ulrica), Gladys Rossi (Oscar).
Il cartellone prosegue il 23 luglio (repliche 27-30 luglio 4-6 agosto) con un’altra opera Verdiana,
Rigoletto, direttore Andrea Battistoni, regia, scene e costumi di Massimo Gasparon, con Ismael
Jordi (Duca di Mantova), Giovanni Meoni (Rigoletto), Desirée Rancatore (Gilda), Alberto Rota
(Sparafucile), Tiziana Carraro (Maddalena). Il nuovo allestimento è in coproduzione con
Fondazione Pergolesi Spontini e Circuito Lirico Lombardo.
Al Teatro Lauro Rossi il 24 luglio (repliche 28-31 luglio) andrà in scena Così fan tutte di Wolfgang
Amadeus Mozart, direttore Riccardo Frizza, regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi, con Carmela
Remigio (Fiordiligi), Ketevan Kemoklidze (Dorabella), Andreas Wolf (Guglielmo), Juan Francisco
Gatell (Ferrando), Giacinta Nicotra (Despina), Andrea Concetti (don Alfonso). Il nuovo
allestimento è in coproduzione con la Fondazione Teatro delle Muse di Ancona.
Come di consueto per le opere in cartellone il Festival si avvarrà della FORM-Fondazione Orchestra
Regionale delle Marche, del Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”, il cui maestro è David
Crescenzi e della Banda “Salvadei” Città di Macerata.
Anna Caterina Antonacci sarà la protagonista di Festa Monteverdiana, lo spettacolo ideato da Pier
Luigi Pizzi che si terrà il 3 agosto presso il Teatro Lauro Rossi, la cui direzione musicale è affidata a
Marco Mencoboni e al suo complesso Cantar Lontano. Sarà la naturale continuazione del Vespro
della Beata Vergine, che ha inaugurato la scorsa edizione del SOF raccogliendo unanimi consensi.
Quattordici i musicisti insieme ad otto cantanti saranno impegnati nell'esecuzione di celebri madrigali
monteverdiani tratti dall'ottavo libro tra i quali: Altri canti d'amor a sei voci e strumenti, Hor ch’el
Ciel e la Terra a sei voci e due violini, Ardo avvampo a otto voci e due violini fino al Il lamento della
ninfa a tre voci. Il prologo di Orfeo sarà diretto da Marco Mencoboni in una sua particolare
interpretazione, con il soprano Francesca Lombardi Mazzulli nel ruolo della Musica. Ad Anna
Caterina Antonacci il compito di rappresentare il Combattimento di Tancredi e Clorinda.
(a cura di roberto tirapelle)