VENERDÌ 3 DICEMBRE 2021 16:47
 

Arte

EDWARD WESTON a Modena

Retrospettiva del grande fotografo californiano

Modena. Prosegue, sino al 9 dicembre 2012, l'importante mostra di fotografia "Edward Weston. Una retrospettiva" allestita a Modena dalla Fondazione per la Fotografia e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

L'allestimento, realizzato presso le sale dell'ex Ospedale di Sant'Agostino, presenta al pubblico oltre 110 stampe fotografiche originali provenienti dalla collezione privata di Margaret Weston e dal Centro for Creative Photography di Tucsone. 

(nella foto, l'ex Ospedale di Sant'Agostino)

 

Il percorso espositivo, proposto dai curatori della mostra, vuole celebrare l'opera del grande maestro californiano attraverso l'analisi delle tematiche fotografiche più importanti affrontate da Edward Weston nel corso della propria carriera artistica.

Una carriera che, sviluppatasi dagli anni venti agli anni quaranta del secolo scorso, si è andata dipanando secondo le numerose influenze artistiche che hanno contribuito alla formazione personale del fotografo americano.

Osservando le opere di questa retrospettiva è possibile individuare i numerosi tributi che l'artista californiano ha inteso rendere alla propria precedente formazione, al cubismo, al surrealismo europeo, al modernismo. Ma le immagini esposte si caratterizzano per rendere, con incredibile efficacia, la personale concezione artistica di Weston in merito alla riscoperta della quotidianità, alla visione dello spazio e del territorio, alla valorizzazione del corpo femminile.

Percorrendo la bellissima retrospettiva organizzata dalla Fondazione della Fotografia di Modena incontriamo tutti i temi trattati negli anni da Weston e non possiamo che apprezzare le immagini che  hanno reso famoso Edward Weston : i corpi nudi, i paesaggi, i volti in primo piano, gli ortaggi sezionati, i giocattoli e gli oggetti.

Essi sono ripresi nella loro essenzialità, con un rigore stilistico che, per molti aspetti, rende paragonabile il metodo rappresentativo fotografico di Weston alle tecniche utilizzate dagli scultori per realizzare un'opera marmorea.

Emerge cioè, dall'analisi degli scatti in mostra, la ferma volontà del maestro statunitense di ottenere la purezza delle forme compositive e la perfezione dell'immagine fotografica realizzata.

Una volontà espressa dall'autore nella stessa tecnica di ripresa e stampa delle proprie immagini, alcune non più grandi del palmo di una mano.

Mediante questa continua opera di rigorosa evidenziazione delle forme essenziali (insite in tutti i  beni fotografati), gli stessi oggetti ritratti da Weston smettono di essere quanto rappresentato per assumere un ruolo iconico post moderno dal marcato tono surrealista

Weston negli anni non si limiterà a far diventare tale metodo e tale stile unicamente il fulcro della propria poetica e produzione fotografica, ma spingerà altri artisti a suggellare tale visione della fotografia attraverso la creazione di una vera e propria avanguardia finalizzata a perseguire la medesima estetica. Per questo Weston, assieme a Ansel Adams, Imogen Cunningham e altri fotografi fonderà nel 1932 il "Gruppo f/64" (chiamato così perché gli aderenti generalmente preferivano usare l'apertura minima di diaframma degli obiettivi per ottenere la massima profondità di campo) con il quale riuscirà successivamente ad imporre al mercato americano dell'immagine fotografica, una poetica fondata sulla nitidezza dello scatto e sulla sperimentazione di tutte le possibilità estetiche consentite dall'uso della macchina fotografica.

Da oltre quindici anni non veniva allestita in Italia una personale dedicata a Edward Weston.

 

(nella foto, "Saguaro", 1941. By 1981 Center for Creative Photography, Arizona Board of Regents)

 

Un'attesa che, in considerazione del livello qualitativo assunto dall'esposizione modenese, non possiamo certo definire essere stata vana. Un particolare ringraziamento vada pertanto al curatore della mostra Filippo Maggia e alle due fondazioni organizzatrici che hanno reso possibile la riproposizione e la riscoperta al pubblico italiano di questo grande maestro della fotografia.

 

(corrispondenza di Luigi Dati)

 

 

LA BIOGRAFIA DI EDWARD WESTON

Illinois, 1886 – California, 1958

 

Edward Weston inizia a fotografare a sedici anni d'età con una Bullseye regalatagli dal padre .

Nel 1906 diviene professionista compiendo il tirocinio come fotografo ambulante di bambini, funerali e ritratti per tessere.

Dal 1908 al 1911 frequenta una scuola di fotografia occupandosi come stampatore presso uno studio commerciale di Los Angeles.

Si sposa nel 1909 con Flora May Chandler e nel 1911 apre il suo primo studio fotografico nella città di Tropico, in California, base logistica del suo lavoro per i successivi venti anni.

In questi primi anni vince numerosi premi, acquista credito nel settore e viene eletto socio onorario del London Salon, il più ambito riconoscimento di quel tempo.

Nel 1915, inizia un processo di autocritica che lo interessa agli esperimenti astratti con insolite angolazioni ed effetti luministici.

Nel 1922 scatta una serie di fotografie, durante un viaggio in Ohio, che segneranno la svolta della sua carrieta poichè delimiteranno temporalmente l'abbandono dello stile pittorialista che aveva sino a quell'epoca distinto la propria produzione artistica per iniziare a sperimentare uno stile fotografico più definito e concentrato alle forme astratte degli oggetti industriali e degli elementi organici.

“La macchina fotografica – sostiene Weston – deve essere usata per registrare la vita e per rendere la vera sostanza, la quintessenza delle cose in sé, sia si tratti di acciaio lucido o di carne palpitante”.

Lo stesso anno, durante un viaggio a New York, conosce fotografi del calibro di Alfred Stieglitz e Paul Strand.

Nel 1923 si trasferisce a Città del Messico insieme a Tina Modotti (sua amante e assistente) ove apre un nuovo studio fotografico. In tale periodo si inserisce nell’ambiente artistico messicano frequentato da Diego Rivera, David Siqueiros, Josè Orozco e sposta il proprio interesse artistico sullo studio dei meccanismi intrinsechi della macchina fotografica.

Approfondisce durante il soggiorno messicano la propria teoria della perfezione tecnica del fotogramma : “Se non riesco ad ottenere un negativo tecnicamente perfetto, il valore emotivo o intellettuale della fotografia per me è quasi nullo”.

Dal 1924 al 1925 si dedica allo studio formale di alberi rocce, nuvole e di particolari del corpo umano

Nel 1925 torna a San Francisco associandosi a Johan Hargemeyer e nel 1928 apre a San Francisco un altro studio con il figlio Brett Weston.

Nel 1929 rientra in California a Carmel dove fonda nel 1932 insieme ad Ansel Adams, Imogen Cunningham e altri fotografi il "Gruppo f/64"

Durante tale esperienza si concentra sulla poetica della nitidezza dell'immagine fotografica e sperimenta tutte le possibilità estetiche offerte dal mezzo meccanico fotografico.

L'aspetto principale della visione di Weston fu il suo insistere continuamente sul fatto che il fotografo doveva già "visualizzare la foto dentro di sé prima ancora di scattarla".

Nel 1932 Merle Armitage pubblica il primo libro di Weston: Art of Edward Weston.

Nel 1933 Weston lavora per conto del Governo americano e si dedica allo studio dell’architettura di Monterey nel Nuovo Messico.

Nello steso anno si trasferisce a Santa Monica con il figlio Brett e apre un nuovo studio

Nel periodo compredo dal 1932 al 1936 l'opera di Weston acquista sempre più rilevanza nell'ambiente artistico americano.

Nel 1936 è il primo fotografo a ricevere un assegno di ricerca dalla Guggenheim Foundation.

Nel 1937 e nel 1938 gli viene conferito il premio Guggenheim Fellowship

Dal 1942 al 1945 lavora durante la guerra per la Difesa.

Nel 1946 ottiene la consacrazione fra i grandi artisti del novecento grazie ad una retrospettiva organizzata presso il MoMA di New York ove espone oltre 300 opere.

Negli anni successivi tuttavia Weston inizia ad avvertire i sintomi del morbo di Parkinson.

Nel 1948 Weston è a Point Lobos ove scatta la sua ultima fotografia.

Negli anni successivi a causa dell'incedere della malattia Weston dovrà dedicarsi alla revisione del proprio archivio fotografico e alla selezione delle fotografie per la realizzazione delle nuove stampa.

In tale attività sarà coadiuvato dai figli Brett e Cole che realizzeranno le successive stampe fotografiche delle opere del padre.

INFORMAZIONI:

La retrospettiva dedicata ad Edward Weston è allestita presso la sede espositiva della

Fondazione Fotografia / Fondazione Cassa di Risparmio di Modena

 

Ex Ospedale Sant’Agostino

Largo Porta Sant'Agostino n.228 - Modena

 

dal 14 settembre al 9 dicembre 2012

 

Lo spazio espositivo è aperto al pubblico con i seguenti orari di visita

            - da martedì a venerdì dalle 11 alle 13 e dalle 15.30 alle 19

            - sabato, domenica e festivi dalle 11 alle 20

            - chiusura nella giornata di lunedì

 

I prezzi dei titoli di accesso sono i seguenti.

            - Biglietto intero  € 7,00

            - Biglietto ridotto € 5,00 (under 25, over 65, gruppi di almeno 12 persone)

            - Ingresso gratuito : tutti i martedì

              (nonchè anche in tutti gli altri giorni di apertura per le seguenti categorie di visitatori :                          under 12, stampa accreditata, disabili con accompagnatore, scuole su prenotazione)

 

E' possibile partecipare alle visite guidate nelle seguenti giornate:

            - sabato 29 settembre, ore 11.00

            - sabato 20 ottobre, ore 11.00

            - mercoledì 31 ottobre, ore 17.45

            - sabato 10 novembre, ore 11.00

            - sabato 24 novembre, ore 11.00

            - mercoledì 5 dicembre, ore 17.45

Il costo delle visite guidate è di 10,00 euro comprensivi del biglietto di ingresso

Le visite guidate vengono attivate con un minimo di 10 partecipanti

E' possibile inoltre prenotare ulteriori visite guidate per gruppi e scuole.

 

Per informazioni e prenotazioni:

            tel. 335 1621739

            fax +39 059 238966

            info@mostre.fondazione-crmo.it 

            www.fondazionefotografia.it

 

per una galleria di immagini  : http://www.fondazionefotografia.it/it/exhibition/edward-weston/

per il sito della famiglia Weston : http://www.edward-weston.com/

 

 

 

Pubblicato in data 02/12/2012